L'ascensore elettrico è sostanzialmente costituito da una cabina che scorre nel vano di corsa, lo spazio libero nel quale sono poste le guide, il contrappeso e le apparecchiature elettriche e meccaniche di comando e di sicurezza.
Contrappeso e cabina sono collegati fra di loro mediante funi di acciaio che si svolgono nella pulleggia di trazione di un argano comandato da un motore elettrico.
La direzione di marcia della cabina è determinata dal senso di rotazione del motore. In relazione al tipo di impianto il motore può pertanto essere a corrente alternata (asincrono) o a corrente continua qualora sono richieste ampie regolazioni di velocità realizzate con gruppi Ward-Leonard.
Il complesso argano-motore è completato da un freno a ganasce, comandato da elettromagneti, al quale è affidato il compito di bloccare il motore allorchè la cabina giunge al piano (negli impianti molto veloci si ricorre anche alla frenatura elettrica).
L'insieme viene denominato macchina ed è collocato generalmente nella parte superiore dell'impianto, in un ambiente chiamato locale argano, dove sono sistemati anche il quadro di comando e il selettore, apparecchio atto a predisporre le manovre.
I comandi di chiamata al piano, di salita e di discesa, vengono impartiti tramite pulsanti posti ai piani e nell'interno della cabina, collegati tramite cavo flessibile alle apparecchiature elettriche raggruppate nel locale argano.
La sicurezza viene garantita dai numerosi dispositivi di blocco e protezione, come le serrature elettromeccaniche alle porte dei piani, che impediscono l'apertura quando la cabina non si trova al piano, e gli interrutori di extra-corsa che determinano l'apertura del circuito di alimentazione quando la cabina dovesse oltrepassare le posizioni estreme di fermata.
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